Falerna

Comune della provincia di Catanzaro, composto dal capoluogo Falerna e dalle frazioni Castiglione Marittimo e Marina Scalo. Il territorio - kmq. 23,85- confina con quelli dei comuni di Gizzeria, Nocera Terinese, Lamezia Terme, e col mare Tirreno tra la basse valle del Savuto e la piana di Sant'Eufemia. L'abitato con 3927 abitanti (rilevamento al 31.12.2000) è su un poggio in lieve declivio, a 550 metri sul livello del mare, a 42 chilometri da Catanzaro, sulla strada statale 18.

 

Cenni storici:

 

Falerna sorse intorno al seicento su iniziativa dei d'Aquino, Principi di Castiglione, per dar comodità ai lavoratori nelle campagne distanti dal centro di poter attendere meglio e continuamente alle fatiche dei campi. E poiché la coltura più importante era quella della vite, dalla quale si ricavava un'ottima qualità di vino falerno, il centro fu detto Falerna. Casale di Castiglione, fu feudo dei d'Aquino. L'ordinamento amministrativo disposto dai francesi per legge 19-11-1807 ne faceva un Luogo, ossia un'Università, nel Governo di Martirano. Il riordino, effettuato per decreto 4-IV-1811, istitutivo dei Comuni e Circondari, ne faceva una frazione di Castiglione. Nel nuovo assetto amministrativo della regione, dato dai Borbone per legge 1-V-1816, con la costituzione delle due nuove province di Catanzaro, in sostituzione di Monteleone, e di Reggio, Falerna venne trasferito nella provincia di Catanzaro, diventando Castiglione la sua frazione, e posto sulla giurisdizione del Circondario di Martirano. Per decreto 2-IV-1832 passava nel Circondario di Nocera, sorto dalla scomposizione in due di quello di Martirano.
Le principali produzioni agricole sono legumi, barbabietole e frutta, grano, olio e vino. Consistente il patrimonio zootecnico con ottimi esemplari di caprini, bovini, ovini e suini.

 

Beni architettonici presenti:


Falerna: Palazzo Spinelli, Casa Silvagni, Palazzo Sonni, Casa Spinelli, Chiesa della Madonna del Rosario, Chiesa di S. Tommaso d'Aquino, Chiesa della Provvidenza;
Castiglione Marittimo: "Casa Comunale", Chiesa di S. Antonio Abate (o di Foca), Chiesa dell'Annunziata, Resti delle fortificazioni medievali di Castel Leone, Ruderi del Castello, Tracce storiche relative alla Chiesa di Castel Leone (Archeologia Medievale), Torre Nicastri (architettura difensiva);
Barillaro: Chiesa degli Agostiniani (ruderi);
Torre Lupo: Ritrovamenti di strutture megalitiche, Torre lupo (architettura difensiva);
Schipani e Fatuzza: Ritrovamenti testimonianti la presenza di insediamenti umani fin dall'età paleolitica;
Pian delle Vigne: Rinvenimenti di reperti, ruderi di villa romana e rinvenimenti di oggetti minuti della stessa epoca, tracce storiche relative ad antica opera viaria pertinente probabilmente ad un diverticolo della Via Popilia, Casino Silvagni;
Celseto: Ritrovamenti di reperti (archeologia classica), Mulino;
Palazzolo: Rinvenimenti di ruderi murari, lastre sepolcrali, avanzi di mosaico, oggetti metallici, monete di conio diverso, cocciame greco-latino;
Schipani e Posto del Bosco: Strutture arcaiche (resti di epoca romana);
Pubblichicchio: Resti di epoca romana;
Campodorato: Resti del Convento Agostiniano di S. Nicola (inglobati in una fattoria);
Falerna Marina: Masseria Ventura, Torre di Falerna Marina (inglobata nel Casino Sonni);
Casa di S. Francesco: Villa Menniti (ruderi);
Piano di Palpicello: Casa del Nocerese;
Terravecchia: Masseria;
Antonazzo: Casino Spinelli;
Località Valle Torno: Mulini;
Molino: Mulini;

 

Gli abitanti sono detti falernesi.

 

Sito Web Istituzionale: www.comune.falerna.cz.it 

Comunità Montana dei Monti Reventino Tiriolo Mancuso

Via Miguel Cervantes n. 10

88049 Soveria Mannelli

reventino@comontreventino.cz.it

segreteria.cmreventino@asmepec.it

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